mercoledì 25 settembre 2013

Italian love for... What is it? ;)

Nero come la Notte
Dolce o amaro come l'Amore
Caldo come l'Inferno

Dark like Night
Sweet or bitter like Love
Hot like Hell




Fonte foto: http://fayechii.deviantart.com/art/Brown-Heart-FayeChii-192857178

domenica 15 settembre 2013

Visti USA. Come entrare negli Stati Uniti...e rimanerci, forse

Eccoci qua, i nostri clienti al B&B sono partiti ieri e così abbiamo un attimo di respiro e finalmente ho un po' di tempo per parlare di questi benedetti visti per gli USA. Allora, dicevamo...l'immigrazione negli Stati Uniti è stata molto intensa a partire dalla "scoperta" dell'America, da parte degli europei nel 1492, con grosse ondate nella seconda metà dell'800, a inizio '900 e di nuovo a partire dal 1965. Nonostante la popolazione di tutta l'America Settentrionale sia solamente 5 volte quella dell'Italia (non so se rendo l'idea...confrontate i rispettivi km quadrati e poi mi dite cosa ne pensate), negli ultimi tempi gli Stati Uniti hanno deciso di adottare regole molto più restrittive riguardo all'immigrazione. 
Ed ecco che negli Stati Uniti non si entra più, a meno che non si abbia il coraggio di spellarsi vivi durante una sessione di 100 giri della morte consecutivi su una giostra della Disney dirottata da un terrorista alieno. Sposare un cittadino del Paese di riferimento, in questo caso un americano/a, continua ad essere la cosa più semplice, ma a noi non piacciono le soluzioni facili, sarebbe come rubare in chiesa...soprattutto per un italiano/a, che si sa avere un fascino irresistibile. Per questo scoviamo e valutiamo le altre possibilità. 


I visti si suddividono innanzitutto in due macro categorie: i visti immigranti, destinati a quelli che riescono ad ottenere la residenza permanente negli USA (tramite legami familiari solitamente, cioè i fortunati di cui si parlava poco più sopra) e i visti non-immigranti, cioè i visti per la maggior parte di noi "poveri sfigati", che permettono una permanenza temporanea per motivi di turismo, affari, lavoro, cure mediche o studio e che richiedono di dimostrare di avere residenza permanente al di fuori degli Stati Uniti (e quindi di andare fuori dai c non appena scade il visto). Ma non scoraggiamoci ragazzi, la vita è lunga e piena di opportunità per noi italiani che siamo i maestri del trasformismo e degli escamotage! Entrando nel merito dei visti non-immigranti, ci si propone una suddivisione degli stessi in base al motivo per cui vogliamo entrare negli Stati Uniti:
Visto d'affari (B1)
- Visto turistico (B2)
- Visti per studenti (F1, J1, M1)
- Visto di transito (C1)
- Visto per rappresentanti dell'informazione mediatica (I)
- Visto per lavoratore religioso (R)
- Visti di lavoro (H, L, O, P, Q)

I visti B1 e B2 sono i visti rilasciati più comunemente e sono concessi a persone in viaggio d'affari e turisti, per un massimo di 6 mesi alla volta. Da notare che, per tutti i visti sopra elencati sono richiesti un colloquio all'ambasciata americana in Italia e la presentazione di documenti vari, cosa che non succede per quanto riguarda soggiorni fino ad un massimo di 3 mesi, per i quali basta compilare online il cosiddetto ESTA (Electronic System for Travel Authorizationfacente parte del Visa Waiver Program). Il titolare di un visto B1 si può consultare con soci d'affari, legali o commercialisti, prendere parte a convegni d'affari o professionali e negoziare contratti e cercare opportunità di investimento.


I visti F1, J1 e M1 sono concessi a persone che vogliono studiare negli Stati Uniti (all'università o corsi di altro genere) o per motivi di insegnamento, osservazione, conduzione di ricerche, consultazione, dimostrazione di speciali abilità o tirocinio. La validità del visto va fino ad un massimo di 5 anni e comunque rispetta la durata del corso di studi prescelto. In particolare, per quanto riguarda il visto F1 (studenti universitari o di lingue a tempo pieno), bisogna dimostrare di riuscire a pagare gli studi e mantenersi finanziariamente per tutto il periodo del corso. Con il visto studentesco F1 è anche possibile lavorare per un tot di ore settimanali.


Il visto C è dedicato ai viaggiatori (solitamente funzionari di governi stranieri e loro colleghi e familiari) solamente in transito sul territorio degli Stati Uniti e diretti verso altre destinazioni. 


Il visto I è invece concesso a giornalisti, troupe, editor e altre figure di stampa, radio e cinema, che si recano negli stati Uniti per svolgere la professione per conto di un'organizzazione avente sede in un Paese straniero.


R, il lavoratore religioso. Questo visto è per coloro che intendono entrare negli Stati Uniti per espletare mansioni religiose e altre attività legate all'organizzazione religiosa, senza scopo di lucro, di cui fanno parte.

In ultimo vediamo i visti per lavoro, per i quali è necessario trovare la famosa azienda sponsor americana, un'azienda cioè che si prende carico delle responsabilità e dei costi per effettuare la petizione I-129, che l'USCIS (il Servizio Immigrazione) dovrà approvare. Ne troviamo di diverse tipologie, tutti con un requisito di fondo: la "impossibilità" di trovare lavoratori americani equivalenti (anche questo per tutelare innanzitutto gli americani, che hanno sempre la precedenza).
H, visto per personale altamente specializzato, lavoratori stagionali agricoli e non, tirocinanti in ambito agricolo, commerciale, delle comunicazioni, della finanza, governativo, dei trasporti,  delle professioni o industriale;
- L, visto che consente ad un datore di lavoro americano di trasferire un funzionario o un dirigente dagli uffici di una delle sue succursali all'estero ad uno dei suoi uffici negli Stati Uniti. Il visto vale anche per un'azienda straniera che ancora non dispone di un ufficio affiliato statunitense e che vuole inviare un funzionario o un dirigente negli Stati Uniti per fondarne uno;
- O, è il visto per persone dalle capacità straordinarie, quello che hanno concesso al mio compagno, dopo mesi e mesi di scartoffie. E' destinato a soggetti dotati di una straordinaria abilità nelle scienze, in campo artistico, dell'educazione, del commercio o atletico o che abbiano dimostrato di aver ottenuto risultati eccezionali in ambito cinematografico o televisivo e che siano riconosciuti a livello nazionale o internazionale per tali risultati;
- P, visto specifico per atleti, artisti o intrattenitori riconosciuti a livello internazionale e che si recano negli Stati Uniti per prendere parte a gare ed esibizioni o per approfondire la conoscenza o lo sviluppo della loro forma d'arte;
- Q, è infine il visto destinato a programmi di scambio culturale internazionali designati dal servizio USCIS.

Adesso basta però, tutte queste lettere mi stanno uscendo dalle orecchie! Per il prossimo articolo farò un po' di ricerca su un altro tema intrigante, cioè su requisiti e termini per entrare negli Usa come investitori.


In fondo vi lascio con un paio di link a informazioni più dettagliate su visti e procedure per la loro concessione, nonché alcuni dati sulla popolazione statunitense che, secondo una stima del 2010 (fonte Wikipedia), ha le seguenti origini:


1) Britannici, da 36,5 a 72,1 milioni
2) Tedeschi 50,7 milioni
3) Irlandesi 33,5 milioni
4) Italiani 18 milioni (ahi! Per poco fuori dal podio, ma sempre prima dei francesi ;P)
5) Francesi 11,8 milioni
6) Polacchi 10 milioni
7) Ebrei 6,4 milioni
8) Olandesi 5 milioni
e poi a scendere norvegesi, svedesi, russi, ungheresi, danesi, greci, portoghesi, albanesi e altri europei.

50,4 milioni di cittadini statunitensi hanno origine ispanica (di fatto California, Arizona e Texas sono attualmente a maggioranza ispanica). Gli afroamericani sono circa 40,7 milioni e gli asiatici 15 milioni. Solo 4,1 milioni risultano essere i nativi americani (compresi i sanguemisti).


12 milioni è il numero approssimativo di clandestini (unauthorized immigrants) calcolato. Principalmente si tratta di messicani, salvadoregni, guatemaltechi e filippini. L'immigrazione clandestina, soprattutto dal Messico, è un tema molto caldo negli USA e leggi specifiche 
si stanno discutendo a riguardo proprio in questi mesi.

Siti interessanti da consultare per ulteriori info:

http://www.justlanded.com/italiano/Stati-Uniti/Guida-Stati-Uniti/Visti-e-permessi/Visti-per-gli-USA

http://www.ufficiovisti.com/index.php/america/stati-uniti-damerica/796-visto-usa-commercio-investimento

http://italian.italy.usembassy.gov/visti/niv.html

http://travel.state.gov/visa/immigrants/immigrants_1340.html

http://www.uscis.gov/portal/site/uscis

https://ais.usvisa-info.com/it-it

lunedì 9 settembre 2013

Voglio essere io la mia corrente!


Eh lo so vi aspettavate l'articolo sui famosi e intricatissimi visti, però devo prima raccontarvi un'altra cosa...cosa sto combinando in Italia e perché non sono ancora tornata sulle splendide spiagge di Cocoa Beach, col mio surf sottobraccio. Curiosi? In questi ultimi mesi, grazie al fatto di essere finalmente riuscita a concludere i miei studi universitari (abbandonati nel 2008 a causa di un trasferimento "forzato" in Austria per un anno e poi ripresi, a singhiozzo, per seguire il progetto Sempreintempo) e al trasferimento insieme a Pier negli USA, ho avuto il tempo necessario per liberare la mente dal caos di ogni giorno. Ho passato i miei tre mesi in Florida tra natura, sport, lettura, arte e nuove conoscenze, nonché lunghe "sessioni di meditazione", impanata nella sabbia o tra le divertentissime onde oceaniche. E ad un certo punto mi sono ritrovata, con la mente chiara, di fronte ad una scelta importantissima: continuare a vivere così, avendo tutto quello che una donna può desiderare (un uomo fantastico, la possibilità di avere una famiglia senza dover pensare a lavorare, praticamente una vita in vacanza in uno dei posti più belli del mondo) oppure cambiare tutto (o quasi, il moroso me lo tengo e ben stretto!hehe). Ho optato per la seconda. Pazzia? Non penso, anzi sono ogni giorno più convinta che, prima possibile, ognuno di noi debba trovare il coraggio di sintonizzarsi sulla frequenza di quelle vocine che vengono dal profondo dell'anima per ascoltarle, capirle ed utilizzarle per prendere le decisioni più importanti, quelle sulla nostra vita. Ho passato degli anni facendomi trasportare dalle correnti per comodità o per paura di dovermi prendere la responsabilità totale sulla mia vita. Alla fine però ho cominciato a ricercare questa responsabilità, a sentire il bisogno di prendere il controllo della mia vita e delle mie azioni per raggiungere quello che ho deciso essere il mio punto di arrivo (o partenza per nuovi orizzonti!). 

Voglio essere io la mia corrente.

Quindi ho delineato il mio obiettivo professionale (ovvero personale) e i passi che dovrò seguire per arrivarci. 

Passo 1: capire cosa voglio fare veramente 
Diventare giornalista/reporter di sport estremi

Passo 2: individuare il percorso di formazione
Per grande "coincidenza astrale" ho trovato, durante la mia permanenza in Florida, un corso di specializzazione universitaria che in Italia cercavo da anni, per di più a solo 10 minuti da casa! Il corso, che si chiama Digital Television and Digital Media Production, è un corso estremamente pratico di giornalismo, fotografia, produzione ed editing video, che io applicherò allo sport, della durata di due anni. Il College è pubblico, ha quindi costi accettabilissimi per un americano (paragonabili a quelli italiani), un po' meno per studenti da fuori... 10 volte tanto, praticamente una barca di dollari: $12 mila all'anno per due anni, che in tutto fa qualcosa come $24 mila dollari, in più dovrò dimostrare di essere in grado di mantenermi da sola per tutta la durata del corso. Facile per me che ho studiato, lavorato sempre quasi gratis e speso quel poco che avevo in regalini per gli amici! :/

Passo 3: capire da dove tirare fuori i soldi per il corso
Ho deciso di non appoggiarmi più all'aiuto della famiglia o del mio ragazzo e nel cappello del mago Geremia non ho trovato granché, così mi sono dovuta ingegnare. Soluzione: andare a lavorare e sfruttare tutti i modi possibili (e leciti) per fare e mettere da parte soldi. Uno dei miei mantra è diventato: START MAKING MONEY, NOW! ;)

Passo 4: individuare dove andare a lavorare
Rimanere negli USA avrebbe significato dover abbandonare il progetto, in quanto con il visto che ho attualmente non è possibile lavorare e mi sarei dovuta mettere a cercare soluzioni alternative costose in termini di tempo ed energie. Ma soprattutto ho capito che, per darmi una mossa, devo staccarmi da tutto, uscire dalla famosa zona di comfort e fare da sola. Quindi ho deciso di tornare in Italia per cercare lavoro. Con quel poco che ho da parte ho contato che dovrò lavorare per circa un anno per riuscire a mettere da parte i soldi per il corso. Sì, ma lavorare dove? La scelta è stata estremamente veloce e facile: il Lago di Garda, una zona molto turistica dove, grazie alle mie conoscenze linguistiche, immaginavo che non avrei avuto troppi problemi a trovare un posto in hotel o simili. Inoltre, il Lago di Garda è un vero parco giochi per gli sportivi, si praticano sport di tutti i tipi, dalla vela alla canoa, dalla bici all'arrampicata (grazie al fatto che il lago si trovi in mezzo alle montagne), dal parapendio al non so cosa (sparate uno sport a caso, tanto sicuro si fanno anche quello). Per me lavorare tanto per lavorare non ha senso, devo essere in un posto che adoro e che mi aiuti nel frattempo ad avvicinarmi agli sport di cui vorrò parlare in futuro.

Uh! Sta diventando lunghetta...eh vabbé, non è che dovete proprio leggere tutto... In caso passate alle foto che vi ho lasciato sotto! 

Passo 5: guardare le offerte di lavoro e inviare il curriculum
In teoria il mio programma era di tornare in Florida ancora per un mese a settembre, per poi tornare in Italia e cominciare a cercare lavoro, ma...una sera di agosto ho aperto il computer e ho guardato se effettivamente esistessero offerte di lavoro sul lago e ne ho trovata una. Cercavano un aiuto reception con conoscenza inglese e tedesco in un hotel a Limone (che bel posto!). Ho inviato il cv, giusto per rompere il ghiaccio. Due giorni dopo mi ha chiamata il direttore per un colloquio. Una settimana dopo ero sul lago. Fighissimo.

Passo 6: lavorare divertendomi e cominciare a mettere qualcosa da parte
Mi trovo sul lago di Garda da lunedì scorso, sono stata ospite all'Hotel San Giorgio di Limone dove mi sono trovata benissimo e ho avuto modo di conoscere meglio le varie zone del lago (quelle più cittadine e quelle più dedicate allo sport) e le strutture gestite dalla persona che mi ha chiamata qui per lavorare. Cosa ho scoperto: il meraviglioso Bed&Breakfast di Soiano del Lago, una casa stupenda (di proprietà del mio direttore) immersa nel silenzioso verde, a pochi minuti dal lago, vicino a Desenzano. Uno spettacolo, amore a prima vista! Ho voluto accettare la sfida di far funzionare questo B&B anche nella stagione autunnale/invernale a cui stiamo andando incontro. Notoriamente il lago è molto più frequentato in primavera e in estate, però ho deciso di mettercela tutta e di vagliare tutte le opportunità per organizzare eventi e portare persone tutto l'anno a vedere questo bellissimo posto, che in un batter d'occhio fa dimenticare tutto lo stress quotidiano e ricarica le duracell meglio di una spa!

Passo 7: trovare altri metodi per raccogliere questi $24 mila dollari
Ed ecco che nasce la mia pagina Donazioni Paypal, più altre idee che sto sviluppando! Se vi piace ciò che scrivo sul mio blog e vi piace l'idea di aiutarmi a tornare in America prima possibile per seguire il mio corso e diventare LA PIU' FAMOSA DONNA REPORTER DI SPORT ESTREMI (!) allora potete entrare nella pagina dedicata sul blog e fare una donazione, accetto anche monetine, anche via posta...! Oppure venite a trovarmi al B&B, così alziamo le probabilità che possa rimanere qui per tutto il tempo che mi serve!

Bene, penso di avervi raccontato abbastanza per ora. Alla prossima con i nostri famosi visti!

Da Udine (FVG) a Soiano del Lago sul Lago di Garda (Lombardia)








Ed ecco il mio bellissimo "ufficio"! Il B&B Soiano del Lago



sabato 31 agosto 2013

Things to import in USA!

Quante cose belle si possono importare negli Stati Uniti! In particolare per la Florida ho creato la mia lista personale di idee:

- il gelato (solo e solamente il più buono dell'universo, quello di Jimmy - Muggia TS)!
- le ragazze italiane perchè... italian style, immer geil! :D
- i nostri formaggi e salumi artigianali (qua è tutto confezionato "a sottiletta", tutto industriale. Gli americani non sanno neanche che la mozzarella è tonda, ce l'hanno in dei sacchetti (!!!), tagliata a striscioline come il formaggio gratuggiato...non si può affrontare! E sa di tutto tranne che di mozzarella.
- lo stile/il design italiano. Vedo proprio bene qui qualche giovane architetto designer italiano (così, a caso mi vengono in mente Laura Enrico, Fabio Passon...;)). 
- ...

Gli americani adorano tutto ciò che è italiano e per fortuna la gente oltreoceano non si informa molto della nostra politica interna, altrimenti saremmo gli zimbelli di tutto l'universo (ci siamo vicini comunque...). Vabbè, stavo dicendo che gli americani sono affascinati da tutto ciò che ha a che fare con lo stile, la cucina, la vita italiana e vedrei molto bene qui arredatori d'interni made in italy che aiutino i ricconi del posto a scegliere, con gusto, l'arredamento delle loro mega ville. Qua anche la casetta dell'operaio ha come minimo 13 stanze e 5 bagni e la qualità di vita media, a primo impatto, sembra molto più alta della nostra, nonostante anche qui dicano che ci sia crisi...dovrebbero sentire cosa dice la nostra radio allora, notizia di ieri: disoccupazione giovanile in Italia al 40%! Ahi ahi ahi... 

Tutti in America come cinquant'anni fa! Come sarebbe bello se gli Stati Uniti aprissero di nuovo le porte e ci lasciassero entrare liberamente. Negli ultimi anni gli USA hanno invece adottato una politica molto più restrittiva nei confronti degli immigrati, questo probabilmente per tutelare gli americani stessi sul mercato del lavoro (cosa anche giusta a parer mio). Però NEVER GIVE UP! I modi legali per vivere in questo bellissimo Paese ci sono. Volete sapere come entrare negli Stati Uniti, i tipi di visti esistenti e leggere testimonianze di chi ce l'ha fatta? Continuate a seguirmi, ne parlerò nel mio prossimo articolo! ;)


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International version

THINGS TO IMPORT IN U.S.A.!
There are so many beautiful things you can import into the United States! In particular for Florida I created my own list of ideas:

- Ice cream (just and only the best, Jimmy's icecream) !
- Italian girls because... Italian style, immer geil! Well, you have to know some german to translate this here... :D
- Our artisanal cheeses and meats (everything here is packaged like "hamburger cheese" style, all industrial. Americans do not even know that real mozzarella has a round shape, they have it in bags, cut into strips such as grated cheese...! And it tastes like everything, except like mozzarella.
- The Italian style and design. In my opinion young Italian architects and designers would do great here (thinking about Laura Enrico, Fabio Passon ... ;)).
- ...

Americans love Italian things and culture, and fortunately people overseas do not get too informed about our domestic policy troubles, otherwise we would be the clowns of the whole universe (we're close anyway...). Oh well, I was saying that Americans are fascinated by everything that has to do with Italian lifestyle, cuisine, and so on...I think interior designers "made ​​in italy" would have a lot of work here, helping people to choose the furnishing for their mega villas, with Italian taste. Here, almost everyone has at least 13 rooms and 5 bathrooms, and the quality of everyday life, at first glance, seems much higher than ours, even though Americans say they have crisis too... They should listen to what our radio says! Yesterday's news: youth unemployment in Italy reached 40%! Ahi ahi ahi...
It would be nice if the United States would open the frontiers once again and let us enter freely, like 50 years ago. In recent years instead, the U.S. has adopted a much more restrictive policy towards immigrants, probably trying to protect the jobs of the people who already are Americans (and actually I think they're right in doing so). But NEVER GIVE UP! There are legal ways to live in this beautiful country, and I'm going to talk about this, and much more, in my next article! ;) 

Talk to you soon!

martedì 27 agosto 2013

Metal Detecting, uno sport di fatica

Cocoa Beach, 8am.

All'alba e al tramonto, al caldo e al freddo, con sole o nuvolo, in mezzo a centinaia di bagnanti in festa o soli in mezzo all'oceano ci sono i metal detectorists, instancabili cercatori d'oro e speranza del XXI secolo. Negli ultimi anni, anche grazie all'aumento del valore dell'oro, è cresciuta molto la ricerca amatoriale di oggetti preziosi antichi o smarriti dai bagnanti sulle spiagge americane (anelli, bracciali, monete, telefonini, orologi, tesori spagnoli ecc.). In Florida, alcuni venditori di metal detector hanno registrato un aumento di vendite oltre il 60% dal 2005 ad oggi (fonte: National Geographic)Prezzo dell'aggeggio infernale: da $200 in su. Per chi non se la sentisse di spendere queste cifre a Cocoa Beach esistono anche i metal detector rentals (i noleggi, sì veramente...), anche se, a sentire chi se ne intende, sembra si rientri dall'investimento iniziale in "men che non si dica"... 

Ma vediamo il profilo del detectorist floridese/ense/iano/o (???) tipico:

- presenza: buffa, lo si riconosce a miglia di distanza
- età media e genere più diffuso: 5o anni, uomo
- solitamente vestito con jeans o pantaloncino e maglietta di cotone, ma si trovano anche alcuni esemplari (belli) a petto nudo
- cappellino da baseball e occhiali da sole (per guardare le tipe senza farsi vedere, lo giuro l'ho trovato scritto in un forum! Che maialini questi americani...)
- calzetti antidonna e scarpette tipo sub, per le lunghe permanenze in acqua
- panza
- cuffie, cavi dappertutto con rischio strozzamento, marsupio, paletta per scavare nel punto fatidico, scolapasta con braccio allungabile e metal detector vero e proprio, un attrezzo che sembra quasi vivere di vita propria e che, fatto scivolare sul terreno, manda segnali acustici al paron al ritrovamento di oggetti metallici.

Ho visto scene talmente esilaranti che non ho avuto il coraggio di fotografarle. Vi ho selezionato comunque alcune immagini che meritano da google: 


 
 
Secondo me questi cercano anche nella tazza del water...
Il primo della serie di foto è una vera e propria star del settore, Gary Drayton, con tanto di primi piani e interviste sui maggiori siti web dedicati a questa proficua attività (vedi link). Lui utilizza lo Spanish treasure style...  

Ed ecco che sui forum si danno i consigli sui MUST HAVE: 
Metal Detecting on Florida Beaches – What to Bring Metal Detecting on Florida Beaches

- Your Detector (Duh, and yes I have forgotten it on a trip or two),
- A spare battery pack. I always had a rechargeable battery pack and a alkaline pack as a back up.
- SUN SCREEN!!!
- Light long sleeve shirt and hat with a brim to block the sun (you can tilt your head at the right angle and block the sun out of your eyes) and sun glasses (Some of the beaches are white and it is like going snow blind after a while form the sun reflecting off of the sand) and if you should look at a pretty girl…and there are plenty…you wont look like you are staring. Just don't walk into anyone or anything while doing so.
- A tool belt with pouches or pants with plenty of pockets (One for the good stuff you find, one for junk, one for an occasional nice shell, etc).
- A bottle of nearly frozen water and a way of carrying it. I had mine in a belt around my waste.
- A SAND SCOOP! I used the long handled model so I didn't have to bend down so much. 
http://detectusa.com/guide-to-metal-detecting-on-florida-beaches/

Questo durissimo ma fruttuoso hobby vi ha fatto luccicare gli occhietti e adesso dovete assolutamente saperne di più? Ma state tranquilli! Per voi c'è la guida professionale della Metal Detecting Florida...! E si trovano anche video/documentari su Youtube, ore e ore di lavoro...eccone uno relativo proprio a Cocoa Beach: Metal Detecting Cocoa Beach Florida On A Weekday

Dai dai sono buona e vi svelo ancora un segreto, i posti migliori dove andare col vostro nuovo giocattolo.

The three best places to go Metal Detecting on Florida Beaches are

  1. In the water where people swim and frolic all day and lose jewelry - But most people don't go in the water because their detector is not water proof OR the waves make it to hard. But guess what? There is a better way…go at low tide! Most of the Florida papers carry the tide charts daily. you can get them on line as well. Go an hour before low tide and you can metal detect for 3 hours (an hour before, an hour during low tide and an hour after) often right where people are swimming and wading at high tide!
  2. Half way up the beach where people are sitting and laying and taking off their pants and shirts and putting it all on towels. I can't tell you how many times I would find piles of change along with earings or a ring all together an inch under the sand where someone had it on a blanket and lost it in the sand and never knew or something!
  3. Along cuts in the sand – when waves come in at high tide or at any time the winds are stronger then normal they can erode a cut in the sand. essentially a drop off or little cliff 1 foot to 6 feet tall. detecting along the base of this sand cut can yiels great finds IF you get there before all the other Metal Detector Treasure hunters!                                                                                               http://detectusa.com/guide-to-metal-detecting-on-florida-beaches/#ixzz2d9U4pLL9

Insomma il metal detecting è un'attività da non sottovalutare, soprattutto in tempi di crisi. Un consiglio a chi fosse interessato a provarlo: andate a farlo in America, dove nessuno vi guarda e vi giudica, a meno che non vi imbattiate nel turista italiano di turno, il quale si rotolerà nella sabbia dal ridere fino ad affogare nel mare.


Mitiche fonti foto: 1. http://www.minelab.com/treasure-talk/interview-with-gary-drayton-spanish-treasure-hunter-part-2
2. http://detectusa.com/guide-to-metal-detecting-on-florida-beaches/
3. http://paul-barford.blogspot.it/2012/12/focus-on-uk-metal-detecting_3.html
4. http://channel.nationalgeographic.com/channel/diggers/articles/metal-detecting-101/
5. http://www.metaldetectingflorida.com/products/item7.cfm
6. http://www3.hants.gov.uk/archaeology-collections/finds.htm
7. http://www.sun-sentinel.com/news/broward/fort-lauderdale/sfl-spring-break-4-2011420110314154137,0,6211403.photo

venerdì 2 agosto 2013

Obiettivo? Imparare a cavalcare senza sella! ;)


Che bello andare a cavallo! Questa è un'altra delle attività che ho trovato in super sconto su Groupon, 4 lezioni da 1 ora ciascuna a $79.00 invece di...bho non mi ricordo esattamente, comunque almeno il doppio. ;) Per ora ho fatto due lezioni e mi sono divertita moltissimo, prenderò le altre due lezioni quando torno negli USA a settembre, perché adesso devo tornare un mesetto a casa per rifare il visto e rivedere tutti i miei carissimi amici che mi mancano tantissimo! Trovare il maneggio è stata un'impresa (il Labirinto del Minotauro in confronto è una passeggiata di salute), senza gps acceso e fumante probabilmente non ce l'avrei fatta. Grazie di esistere Navigatore Satellitare. Insieme ai cavalli ho avuto la fortuna di trovare Lisa, un'insegnante bravissima e dolcissima, nonostante sia tedesca (ah, i soliti pregiudizi!), sposata con un americano e con tre figli, arrivata in Florida una ventina di anni fa e felicissima di stare qui e di fare il lavoro dei suoi sogni. Trovo bellissimo incontrare persone felici di quello che fanno e ultimamente mi capita spesso. Che sia un segno che sono anche io sulla strada giusta?!... Insomma, prima lezione con un cavallo dal nome Harshey (spero sia scritto giusto, ma tanto mica si accorge, non sa leggere...hihi) in un recinto piccolo e circolare; seconda lezione con Stella, in un recinto molto più spazioso, dove ho potuto "dar spettacolo" delle cose imparate alla lezione precedente. Durante la prima lezione, a parte imparare come salire e scendere dal cavallo senza infastidirlo (tra parentesi, poverini questi cavalli, tutto il giorno "al lavoro" con 40 gradi e umidità al 99%), sono rimasta in groppa per tutto il tempo con il walker, una persona che cammina a terra e accompagna il cavallo tenendolo per le briglie. Sentire questo animale sotto di sé mentre procede è affascinante, mi piace molto il tipo di posizione che bisogna mantenere seduti e il fatto che il cavallo "senta" dove volgi lo sguardo e ogni singolo muscolo del corpo, muovendosi di conseguenza. C'è una frase che fa rima, ma che ora non ricordo in inglese, che dice "Guarda per terra e ti ritroverai con la faccia nella melma", per dire che il cavallo va dove va il tuo sguardo, bella no? Alla seconda lezione ero già in grado di portare il cavallo da sola, con e senza tenere le redini, e ad andare al trotto con le mani sopra la testa e gli occhi chiusi. Che sensazione! E' interessantissimo vedere come il cavallo sappia esattamente quanta esperienza o inesperienza (nel mio caso) abbia chi gli sta sopra e cerchi di "metterti alla prova" in continuazione. Fai di tutto per farlo partire e lui rimane immobile come una statua; esegui accurati tentativi per fermarlo e lui continua a passeggiare indisturbato mentre ti rivolge lievemente lo sguardo come per dire "con un pò più convinzione forse ce la fai..." E poi finalmente liberiamo il cavallo dalla pesante sella, lo ringraziamo per la pazienza e gli diamo una carota o una crocchetta che si mangia senza dire A. Alla fine questo si becca pure le coccole, una bella doccia fresca, una spazzolata per asciugarlo e finalmente il ricongiungimento con i suoi amici cavalli...che vita! Per le due lezioni che mancano sono d'accordo con Lisa che le faremo quando torno in Florida. Lisa mi è piaciuta talmente tanto, è stata così gentile e disponibile che ci siamo scambiate i numeri e siamo diventate amiche. Ci siamo già raccontate un sacco di storie divertentissime all'ombra di un bell'alberello che è diventato il suo nascondiglio preferito per prendersi delle piccole pause dal lavoro. Lisa, una grande insegnante e persona!

I contatti della scuola e del maneggio sono:

6360 Arborwood Avenue 
CocoaFlorida 32927 
Tel. (321) 543-2924 

Stella, cavalla leader del suo gruppo. Ci siamo divertite un sacco insieme!

Chi vuole un pò di banana? Nessuno, non siamo mica scimmie!!!

Ecco Lisa, la mia fortissima insegnante


lunedì 29 luglio 2013

Oma's favourite store!

Für meine liebste Oma, die sich total in Ross verliebte, als wir das erste mal nach Florida kamen, im Jahre 2010. Hab dich so lieb Omi! Du hättest dort am liebsten Alles gekauft!

Dedicated to my beloved grandmother Erna, who fell in love with Ross's stores when we came for the first time to Florida, in 2010. Love you Omi! You'd have bought quite everything in there!

Dedicato alla mia adorata nonnina, che si innamorò perdutamente dei negozi Ross la prima volta che visitammo la Florida, nel 2010. Ti voglio un mondo di bene Omi! Avresti comprato proprio tutto là dentro!

I know translation is not literally made, don't be fussy... :P

Here's a great picture of the trip we took to Florida to visit my little sister Katrin (who worked in Orlando for Disney World), in 2010. From right to left: my little sister Katrin, my mother Irene, my grandmother Erna, my sister Manuela and me. Location: Miami
Love you super girls!